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Il Pittore Antonio Salvetti
Meris Mezzedimi
PRESENTAZIONE
L'architetto Antonio Salvetti è stato talentuoso pittore e straordinario disegnatore, tanto da
meritare più attenzione e fama di quanto ne abbia ricevute.
Forse anche perché non le ha cercate, viene da pensare guardando un suo noto
autoritratto in cui si ritrae composto e severo, come l'appartenenza alla buona borghesia
dell'epoca suggeriva di essere.
Al cospetto di quel dipinto si avverte più l'austero distacco del benpensante che l'orgoglio
anarchico dell'artista. Come se il suo talento non gli appartenesse, non fosse un merito,
ma piuttosto un privilegio.
“Cantami o Diva...” scriveva Omero implorando l'ispirazione divina, convinto che il genio
fosse solo un prezioso dono degli dei e che solo lo spirito di un Dio benevolo,
attraversando l'anima del poeta, potesse guidare la sua mano che, umilmente, si arrende
ed ubbidisce ad una volontà non sua.
Così Meris Mezzedimi decide di indagare su un aspetto più decifrabile e “terreno“ di
Antonio Salvetti.
Lo fa con la sua consueta attenzione, accendendo una nuova luce sulla “corda“ sociale
dell'uomo: per avvicinare l'artista alla nostra comprensione, insieme agli umori politici e
culturali che percorrevano la nostra città in quegli anni.
Questo studio accurato di Mezzedimi contribuisce ad arricchire la coscienza del privilegio di
appartenere a questa terra che ha prodotto arte e pensiero attraverso figure di rilievo
come Antonio Salvetti.
Associazione Culturale “Mino Maccari”
Il Presidente
Antonio Casagli
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